La vera preghiera

 

Sento il bisogno di pregare, ma non mi soddisfano più le invocazioni recitate, né le verità definite dalle parole dell'uomo. A dire il vero anche la meditazione e l'esame di coscienza che faccio tutti i giorni, sin da quando ero bambino, non rispondono più ai miei attuali bisogni spirituali. Ho la convinzione di rimanere all'esterno, di non dialogare con Lui, ma di parlare con me stesso. Vorrei invece varcare il confine, entrare nel Regno.

Oggi sento di dover pregare con tutta l'anima e tutto il corpo. L'anima è in tutto il mio essere e quindi voglio che anche le mie mani, le mie gambe, i miei occhi, la mia bocca, il mio cervello, tutte le mie membra partecipino all' adorazione.

Se prego soltanto con il cuore, offro solo una parte di me al Signore. Ecco perché mi piego profondamente sul mio banco, mi raggomitolo. Ma l'esplorazione di se stessi, il ricondursi ad unità, per far partecipare ogni nostra cellula, richiede un difficile itinerario di mortificazioni e di incontro con Lui.

I gesti che la Chiesa ci suggerisce di compiere: il segno della croce, le genuflessioni, gli inchini, ma anche i canti, le parole, la musica, non sono teatralità, folklore, come sino ad ora li ho considerati, ma invito a far partecipare tutto il nostro essere alla preghiera.

La vera preghiera è una offerta totale e la si realizza nella gioia della comunione della nostra anima e del nostro corpo con l'anima e con il corpo del Figlio dell'Uomo. Quando questa comunione è perfetta non si pronunciano più parole, si va al di là anche della meditazione, che ha pur sempre bisogno di ragionamento. Lui si rivela, viene e stabilisce presso di noi la Sua dimora.

È vero che Dio è inconoscibile, tutto ciò che sappiamo di Lui è soltanto un simbolo, un'immagine. Dio rimane per noi il Mistero! Ma se Lui stabilisce la Sua dimora presso di noi, la Sua presenza non può non essere avvertita; Lui si manifesta. Si rimane prima abbagliati; sembra di essere ciechi, non si vede più nulla, si sente anzi fastidio, angoscia; ma poi la Sua luce ed il Suo calore sublimano l'anima, e il corpo docile la segue. Tutto il nostro essere brucia dello stesso Suo fuoco!

 

(Tratto da "Non sono solo" di Luciano Radi)

 

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