Carissimi,

questa settimana torno ancora a raccontarvi della mia gita a Spinone al Lago perché, dopo aver fatto una sosta alla sorgente di cui vi ho parlato settimana scorsa, ho deciso di avventurarmi un po’ nel bosco. Ho camminato per pochi minuti percorrendo una leggera salita. Alla mia sinistra uno splendido ruscello, con il suono rilassante dell’acqua che scorre.

Alla mia destra qualcosa di meraviglioso, tanto che non potevo credere ai miei occhi: una distesa di decine, forse centinai di ciclamini colorava tutto il sottobosco.

Non era certo la prima volta che vedevo dei ciclamini, ma non ne avevo mai visti così tanti tutti vicini.

Anche questa volta, osservando questo spettacolo straordinario, mi sono venute in mente alcune riflessioni.

Se in quel momento avessi visto solo uno, due o tre ciclamini non mi sarei mai fermato a osservarli con tanto stupore: è stato vederne così tanti, tutti vicini che ha suscitato in me grande stupore. Ho pensato subito alla forza colorata di una comunità cristiana. Certamente il valore di una comunità non è dato dal criterio della quantità numerica; ma, sicuramente, l’essere una comunità unita, capace di vera fraternità è qualcosa che può far meravigliare e interrogare chi la nota. Oltre a tanti raduni ecclesiali, magari a livello diocesano, penso a quanto sia bello e sorprendente quando, in tanti, ci riuniamo alla domenica per celebrare l’Eucaristia.

L’altra cosa che mi ha colpito guardando i ciclamini è stato notare il fatto che benché molto simili (avevano tutti lo stesso colore) ognuno era diverso dagli altri...ma questo non faceva altro che rendere più bella questa distesa colorata. Questo unire ciò che è simile ma diverso è il dono che lo Spirito Santo fa alla Chiesa e all’umanità.
  

Don Marco