LETTERA ALLA PARROCCHIA

 

Carissimi,

vorrei raggiungervi con queste poche righe per stare con voi in queste ore così particolari, in cui anche la Chiesa è chiamata a scelte molto forti.

Poco fa una persona mi ha chiesto: «Ma sta succedendo davvero?». Questa domanda dice tutto lo sgomento, la paura, la confusione che abitano il nostro cuore.

Mi vengono in mente le parole del libro del profeta Geremia: “Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per la regione senza comprendere” (Ger 14, 18). Facciamo tutti fatica a comprendere bene che cosa sta succedendo; forse la paura ci porta a immaginare un futuro molto buio.

Personalmente mi sento spaesato, disorientato. Mi aspetta una settimana improvvisamente libera da impegni e da incontri. Quello che più mi colpisce sarà non poter celebrare l’Eucaristia con la mia comunità fino a nuove indicazioni. Mentre stamattina celebravo la S. Messa ho pensato tanto a quei parroci (quelli della zona del focolaio) che oggi non hanno potuto vivere la messa con la propria gente. Ora tocca anche a noi della diocesi di Milano.

Da domani mattina celebrerò la messa in forma: vi assicuro che sarete tutti presenti nel mio cuore; ci sarete voi e le vostre famiglie; ci saranno le vostre e le nostre inevitabili preoccupazioni; ci saranno tutte le persone che vivono disagi e paure a causa di questo virus, ci saranno gli ammalati e gli operatori sanitari, ci sarà chi deve prendere decisioni non facili per la soluzione del problema, ci sarà il mondo intero. Ma soprattutto ci sarà tanta fiducia, forza e speranza. Sono i doni dell’Eucaristia e della preghiera.

Per questo invito ognuno di voi, ogni famiglia a trovare un momento ogni giorno per pregare nella propria casa. Forse in questi giorni avremo qualche pensiero in più ma anche qualche attimo di tempo in più: riempiamolo di preghiera e la benedizione di Dio ci accompagnerà con la sua forte vicinanza.

Vi abbraccio davvero di cuore e nella speranza che tutto torni presto alla normalità, continuo e continuerò a invocare la protezione di Dio su di voi.

Con affetto.


Il vostro parroco Don Marco
con Maria Chiara e Liliana

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