FARE FESTA CON LO SPOSO

 

Carissimi,

riprendiamo il nostro viaggio dentro le domande di Gesù. La terza domanda in cui ci imbattiamo ci dona lo spunto per riflettere sulla festa patronale. Gesù, interrogato sul perché i suoi discepoli non facciano il digiuno, pone questa domanda: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro?».

I discepoli di Gesù vivono una grazia particolare: essere con il Signore, camminare insieme allo sposo; per questo non digiunano. Il digiuno sarà riservato per i giorni della passione.

Quest’anno abbiamo la fortuna di celebrare la festa di San Giorgio subito dopo Pasqua: lo Sposo, il Signore risorto, è con noi e lo sarà per sempre.

Abbiamo dato alla festa questo tema: “E vi fu grande gioia in quella città” (At 8, 8).

La festa patronale non è solo un’occasione per rafforzare la speranza e augurare che la nostra vita futura sia colma di gioia ma è anche un momento in cui si raccolgono le cose belle del passato e in cui si vuole affermare la gioia del presente.

C’è grande gioia, infatti, perché lo sposo è con noi. In questi giorni potremo testimoniare a tutti che il cristiano è una persona felice perché ha la certezza che Cristo ha sconfitto la morte; con Cristo vicino a noi si affronta la vita di tutti i giorni con il sorriso della fede e della speranza.

C’è grande gioia anche perché viviamo questa festa insieme. Il cristiano conosce la bellezza di una festa che accresce l’unità, che costruisce legami e belle relazioni, che ci fa sentire fratelli.

C’è grande gioia perché l’orizzonte della comunità si allarga per abbracciare tutta la nostra Limito, per portare in tutte le vie e in tutte le strade l’amore di Cristo con lo stile missionario che ci sta insegnando papa Francesco.


don Marco

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