IL VERO MIRACOLO

 

Carissimi,

settimana scorsa ci siamo fermati sulla domanda: «Perché pensate così nei vostri cuori?». Immediatamente dopo a questa domanda, nello stesso brano, Gesù ne pone un’altra: «Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?». La misericordia che toglie i peccati è posta sullo stesso piano di un miracolo come far camminare un paralitico.

Sul vocabolario Zingarelli si legge che miracolo è un fenomeno straordinario che avviene al di fuori delle normali leggi della natura; in teologia tale fenomeno è operato da Dio.

Gesù con la sua domanda fa capire a tutti noi che la misericordia opera un miracolo che non sarebbe possibile senza il suo intervento: la vittoria su ogni peccato e quindi la possibilità per un uomo, pentito e perdonato, di ricominciare il suo cammino sulla strada della vita e della santità.

In questi giorni che ci preparano alla Pasqua molti di noi si accosteranno al sacramento della confessione: sarà bello farlo sapendo che dentro al confessionale avviene un miracolo incredibile.

Se la misericordia e il perdono sono un vero miracolo vuol dire che il perdono che viene da Dio ci chiede un vero atto di fede. I ragazzi delle medie mi hanno chiesto come si fa ad essere sicuri che Dio perdona realmente i nostri peccati. La risposta è proprio nella fede che ci porta ad essere certi che Dio, che ha fatto vedere i ciechi, parlare i muti, che ha moltiplicato il pane, può anche, con la sua potenza, cancellare ogni peccato. Ed è per questo che non è bene confessare di nuovo un peccato già confessato e perdonato (a meno che uno non lo abbia commesso di nuovo): sarebbe come dubitare della potenza efficace della misericordia di Dio.


don Marco

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