Col fiato sospeso

Col fiato sospeso è un’espressione che dice uno stato di ansia, una preoccupazione, l’attesa di qualcosa dall’esito molto incerto.

Sabato e domenica vengono celebrate a Limito le Cresime cittadine.

Sarà bello ed emozionante guardare  negli occhi tutti questi ragazzi.

Immagino la gioia dei genitori e dei parenti che parteciperanno alla celebrazione.

Immagino l’agitazione delle loro catechiste che sperano che questo momento si stampi nel cuore e nella mente dei ragazzi che hanno seguito per anni.

Ma immagino anche che molti alla fine della liturgia staranno col fiato sospeso: quanti di questi ragazzi continueranno il cammino nelle loro comunità? Quanti coltiveranno un rapporto di amicizia con Gesù? Quanti sceglieranno di essere autentici discepoli di Gesù?

Sono domande lecite, oggi più che mai! Sono interrogativi che abitano il cuore di chi ha accompagnato questi ragazzi nel cammino della fede e sa che spesso la cresima, come dice papa Francesco, è il sacramento dell’addio...non li vedi più!

Sono questioni che realmente lasciano col fiato sospeso.

Ma poi penso anche al gesto di Gesù: “soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo»” (Gv 20,22).

Gesù non ha il fiato corto, ma soffia abbondantemente sui suoi discepoli il dono della spirito.

Col suo fiato donerà anche ai nostri ragazzi il suo Spirito, senza pensare se  sapranno valorizzare questo dono, senza chiedersi che cosa accadrà dopo. Il suo Spirito sarà sempre con questi ragazzi. L’amore di Gesù non li lascerà mai anche se, un domani, loro dovessero dimenticarsi del Signore.

La forza del soffio dello Spirito ci tranquillizza...ci fa tirare il fiato.

 

Don Marco

 

 

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