La classifica delle priorità

“Che fatica!”
E` la sensazione che in questi mesi sento in molte situazioni.

La fatica di coinvolgere nelle iniziative; la fatica nel trovare persone disponibili a metterci il cuore (e non solo a “dare una mano”) anche nelle cose più semplici, anche quelle che “si sono sempre fatte”; la fatica anche fare festa insieme e la fatica anche a vivere con fedeltà la messa della domenica e i momenti della vita di fede feriali….

Non che ci si aspetti le folle, ma la difficoltà riscontrata è quella della fatica a interessare qualcuno in più rispetto alla cerchia di chi, bene o male, già c’è.

Ma non solo: a volte si ha la sensazione che “manchi la gioia” in quello che si fa e l`entusiasmo a spendersi per la propria comunità.

La logica del seme e del lievito accompagnano lo sguardo del credente anche su queste realtà, confidando che i semi di verità racchiusi nelle parole che vengono dette, nelle esperienze che vengono proposte, non rimangono lettera morta o senza effetto.

Un solo richiamo/domanda: oltre alla difficoltà dei ritmi assurdi di vita, non è che si nasconde, come la zizzania, dietro certe assenze, una sorta di giudizio di esclusione e di classifica strana delle priorità della vita?
“Sono cose di chiesa, alla fine … sempre le stesse, a cosa servono, non ci riguardano…”

O forse mi sbaglio…

dS

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