Mondo di mezzo

Carissimi amici

“Una volta incisa, la ferita infetta va sottoposta a drenaggio. Può essere letta così, la seconda triste puntata dell’inchiesta Mondo di mezzo sulla cosiddetta "Mafia Capitale".

Certo il colpo è stato forte e stordente come sei mesi fa, forse anche di più per quanto riguarda il sistema politico romano e laziale (ma pure per i corrispondenti partiti nazionali, dal Pd a Forza Italia), con nomi di primo piano finiti in carcere o ai domiciliari” (dal Quotidiano Avvenire).

Ci addolora quello che sta succedendo a Roma e nel Lazio. Vedere cooperative che su persone svantaggiate hanno costruito un intreccio di relazioni pericolose con una commistione di istituzioni, partiti, e chi più ne ha più ne metta, per lucrare sulla povera gente ci lascia a dir poco sconcertati.

Ma come si fa a speculare sulla pelle della povera gente, di chi vive situazioni di disperazione per la loro condizione o per aver lasciato il proprio paese in cerca di condizioni migliori? Speculare sui poveri no! Non si può.

Scrive ancora il quotidiano Avvenire “Certo, non "mangiarci" sopra. Non trattare come «una mucca da foraggiare, altrimenti non si può mungere» una politica che purtroppo, spesso, si comporta in modo tale da avvalorare tale definizione.
Non fare soldi, come secondo gli inquirenti sarebbe avvenuto, sui bisogni di gente che non ha più niente, neanche una patria.
Non è quella la ricchezza da creare, perché gonfia i portafogli di pochi e ammorba la vita di tutti, proprio come i veleni versati nella "Terra dei fuochi".

È così che si uccidono i sogni e si semina la disillusione cronica, se non il cinismo. Dei giovani, soprattutto. Degli italiani. Degli immigrati, dei profughi che scappano da guerre e persecuzioni per ritrovarsi in un Paese dove nessuno, di questo passo, crederà più che possa esistere l’onestà”.

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