HALLOWEEN? No, Grazie!


In questa settimana ho parlato ai ragazzi del catechismo delle ricorrenze di Tutti i Santi e dei Defunti. Ho cercato di spiegare loro, usando un linguaggio adatto all’età, l’importanza delle due “feste” e l’importanza della visita ai Cimiteri. Li ho invitati a riconoscere i segni che mettiamo sulle nostre tombe (croci, fiori, immagini, lumi) espressione della nostra profonda fede nell’al di là. Abbiamo pregato insieme per tutti i defunti della parrocchia, ho chiesto a loro il rispetto per un luogo che noi adulti non sempre dimostriamo di avere. Ma, in più di un’occasione, mi sono accorto che il pensiero di molti andava ad Halloween.

Ho avvertito immediatamente la fatica di trasmettere alle nuove generazioni la fede e le tradizioni, perché una festa viene ormai letta in chiave commerciale e forse non solo.

Ma c’è di più. Infatti la festa di Halloween è ormai inserita nella black-list di tutte quelle derive a sfondo superstizioso e qualche volta anche po’ satanico che solo all’apparenza sembrano innocue.
In un tempo in cui pullulano “religioni fai da te”: spiritualiste, sataniste, salutiste ecc. dovremmo vigilare forse un po’ di più. Mi rivolgo soprattutto ai genitori. Non liquidate queste feste come “americanate”; alla lunga esse sono la causa di derive religiose pericolose che coinvolgono soprattutto i giovani. Un noto teologo ha scritto: «C'è stata una palese modificazione della verità. Da festa religiosa, Halloween è diventata un prodotto commerciale basato sull'horror banalizzando argomenti sacrali come la vita, la morte e il rapporto con l'aldilà». Vigiliamo genitori prima che sia troppo tardi.dS.

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